FAQ

CONSULENZA

COME SI DIVENTA CONSULENTE ASSICURATIVO ED IN COSA CONSISTE LA SUA ATTIVITA’ ?

Se pensiamo al Consulente Assicurativo come ad un professionista esperto in analisi, gestione dei rischi e soluzioni per il loro contenimento e/o trasferimento a terzi immaginiamo un ruolo tecnico di un certo tipo. Nella pratica comune, invece, col termine di Consulente Assicurativo si intende più frequentemente un distributore di contratti di assicurazione anche se non mancano figure di altro tipo quali il Risk Manager che ha raggiunto una propria maturità tecnica fino a dare vita ad associazioni prestigiose.

Sotto la medesima etichetta, quindi, convivono almeno due attività diverse che potremmo separare attribuendo alla prima un ruolo esclusivamente tecnico ed alla seconda uno più commerciale.

Mentre per la prima modalità di esercizio dell’attività non si rilevano norme specifiche né Albi o Registri ai quali deve appartenere il professionista (salvo, magari, essere già iscritto ad altri albi come potrebbe essere per il geometra, il commercialista, l’avvocato, i vari periti tenici che collaborano o concorrono allo svolgimento di questa attività); la seconda è disciplinata dal Codice delle Assicurazioni e comporta l’iscrizione del soggetto al Registro Unico degli Intermediari. L’art 106 del Codice delle Assicurazioni, infatti, tratta dell’attività di “consulenza” per “compiere altri atti preparatori relativi alla conclusione” di prodotti assicurativi o assicurativi identificandola come attività di distribuzione. In realtà il medesimo articolo allarga l’ambito appena delineato con “la collaborazione alla gestione o all’esecuzione, segnatamente in caso di sinistri, dei contratti stipulati”.

Potremmo, perciò, etichettare il primo soggetto come Consulente di Rischi Assicurabili ed il secondo come Consulente di Assicurazioni.

Ma non è tutto. Presso la Camera di Commercio esiste il Ruolo dei Periti e degli Esperti che non produce effetti abilitanti ma esplica funzioni di carattere prevalentemente pratico, svolgendo una pura funzione di pubblicità conoscitiva. Nell’elenco delle categorie iscrivibili al Ruolo troviamo anche la sezione della Previdenza e del Credito al cui interno ci sono la “Tecnica Assicurativa”, la “Liquidazione dei danni (incendio, furto, agricoli, bestiame)” e le “Assicurazioni e trasporti”. L’iscrizione si ottiene col vaglio positivo di specifici requisiti morali e professionali e si conclude col rilascio della Tessera di Riconoscimento.

Sempre riguardo a questi argomenti si segnala pure l’indicazione dell’Agenzia delle Entrate la quale, con la risoluzione 267/E del 30 ottobre 2009, ha stabilito che la consulenza e l’assistenza assicurativa rientrano nel novero della più ampia categoria delle intermediazioni assicurative e, pertanto, come queste, sono operazioni esenti da Iva. Con evidente riferimento alle indicazioni dell’art. 106 del Codice delle Assicurazioni.

Concludendo possiamo dire che in via prevalente col termine Consulente Assicurativo si fa riferimento al distributore di contratti di assicurazione al quale competono alcune funzioni tecniche propedeutiche alla commercializzazione dei contratti di assicurazione oltre che i servizi post-vendita. Ciò, però, non esclude l’esistenza di altri professionisti che svolgono attività tecniche attinenti la valutazione, la gestione, l’amministrazione ed il contenimento dei rischi la cui attività non ricade nell’ambito dei primi.